In Sicilia voliamo alto, abbiamo il risultato migliore d’Italia!
Chiudete quei sorrisi però, perché parliamo di abusivismo e irregolarità nel settore “Estetica”.
Un’indagine di Confartigianato ha rivelato dei numeri preoccupanti. A quanto pare, nella nostra regione, ci sarebbero 4000 lavoratori che esercitano la professione in nero. Parliamo del 19.7% di tutto il settore. Una percentuale che ci “regala” la maglia nera dell’intera Italia se consideriamo che, nel resto del Paese, il tasso di “abusivi” è di circa sei punti inferiore (siamo al 13.6%, per la precisione).
Dentro questa enorme fetta ci sono parrucchieri, estetiste, centri per la manicure ma anche e soprattutto operatori di medicina estetica (sono circa l’80%). Parliamo di sedicenti specialisti che applicano o iniettano sostanze chimiche. Lo fanno nel modo sbagliato ma soprattutto con i prodotti sbagliati.
Gli specialisti abusivi, infatti, puntano tutto sul prezzo. Listini stracciati che, naturalmente, non possono fare il paio con la qualità dei materiali o con certi standard igienico-sanitari. Il prezzo ribassato attira, è ovvio, ma a costo di riesumare un vecchio adagio delle nonne, “la salute prima di tutto”.
Ricordate che non state acquistando un paio di leggins in un outlet, state piuttosto affidando la cura del vostro corpo a qualcuno.
Gli abusivi mettono a rischio la sopravvivenza dei centri autorizzati ma soprattutto la salute dei clienti. Concorrono a creare una cattiva reputazione dell’intero settore quando si rendono protagonisti di incidenti che vengono sbattuti in prima pagina dai giornali e sminuiscono la professione.
Un corso di 8 settimane non basta a fare di qualcuno uno specialista.
Seguite i nostri consigli per individuare lo specialista perfetto.