Se avete dato un’occhiata alla nostra scheda dedicata alla mastoplastica additiva (che potete rivedere qui), avrete sicuramente notato che l’anestesia che preferiamo utilizzare nel corso di questo intervento di chirurgia plastica è quella generale. Molte pazienti ci chiedono il perché di questa scelta, ma basta fare un giro nei principali forum di chirurgia plastica – e allargare il campione – per rendersi conto di quanti dubbi (ma soprattutto confusione) ci siano sull’argomento.
Mastoplastica additiva: anestesia locale o generale? Cerchiamo di fare chiarezza.
Negli ultimi anni – complice la disinformazione sul web – si è sviluppata la tendenza a condannare l’anestesia generale. Una parte di colpa, in tutto questo, ce l’hanno anche alcuni chirurghi plastici che “vendono” l’anestesia locale come metodo universale per qualunque tipo di intervento facendo leva, scorrettamente, sulle paure e i timori delle pazienti. In realtà, alcuni chirurghi traggono perfino un vantaggio da tutta questa situazione perché proponendo l’anestesia locale possono permettersi di effettuare il trattamento in studio (risparmiando così sui loro costi) ma esponendo la paziente a dei rischi (ricordate: ci vuole sempre un’anestesista e una sala operatoria. Le condizioni di sterilità devono essere necessarie quando si inserisce un dispositivo protesico).
Sta passando il concetto che l’anestesia locale vada bene per qualunque tipo di trattamento e che sia meno impegnativa e più sicura di quella generale. È falso. Fatevelo dire da un chirurgo plastico che da decenni realizza centinaia di mastoplastiche all’anno.
Ogni intervento di chirurgia plastica vuole il suo tipo di anestesia. Per la mastoplastica additiva noi preferiamo (quasi) sempre l’anestesia generale perché è più sicura per la paziente e permette un maggiore comfort sia a quest’ultima che al chirurgo. Vi spieghiamo meglio…
Quando alla paziente viene fatta un’anestesia locale per un intervento su “grandi aree” i rischi sono più alti. La paziente è cosciente, inevitabilmente tesa e poco rilassata, con un battito accelerato (viene pompato più sangue e più velocemente in circolo). Per anestetizzare delle zone ampie servono generose dosi di anestetico che fanno inevitabilmente crescere il rischio di tossicità. Nonostante la zona da trattare sia anestetizzata, lo stato d’animo della paziente (o un’anestesia mal realizzata) potrebbero far sentire a quest’ultima dei dolori, dei fastidi. Non sono rari i casi di attacchi di panico in sala operatoria con un chirurgo che deve occuparsi anche di quest’aspetto nonostante stia facendo un lavoro complicato che richiede la massima attenzione.
L’anestesia generale permette alla paziente di rilassarsi del tutto e di non sentire alcun dolore. Lo specialista può concentrarsi senza doversi preoccupare che la paziente possa agitarsi e può quindi realizzare un lavoro più preciso. Tutti i parametri della paziente, durante l’anestesia generale, sono continuamente e totalmente sotto controllo (dal battito alla pressione cardiaca). Questo consente di avere un quadro generale molto più preciso e di ridurre a meno del minimo i rischi. Pensate che negli interventi di mastoplastica additiva con anestesia generale è molto più facile che non fuoriesca nemmeno una goccia di sangue.
L’intervento si esegue molto più rapidamente e la paziente si sveglia con tutta calma quando i giochi sono ormai fatti. Naturalmente, al risveglio, noi ci siamo sempre per continuare a monitorare sempre le condizioni.
Ovviamente noi di Youplast (così come dovrebbe fare ogni buon chirurgo plastico, ma non pensate che sia così scontato) lavoriamo con un’anestesista professionista sempre presente in sala operatoria.
Non fatevi ingannare dalle bufale sul web. Chiedete sempre ai professionisti.
Parliamone insieme.