E se vi dicessimo che esiste una formula del seno perfetto matematica? Si chiama 45, 55, 20 ed è il risultato della combinazione di questi numeri.
45% del seno dovrebbe trovarsi sopra il capezzolo
55% del seno dovrebbe trovarsi sotto il capezzolo
20° è l’inclinazione ideale del capezzolo.
Cosa ce ne facciamo di questi numeri, di questa formula del seno perfetto? Assolutamente nulla! La bellezza, infatti, non può e non deve essere un algoritmo, una formula del seno perfetto, né tantomeno una regola a cui tutti e tutte si devono uniformare. Bellezza è un concetto soggettivo e il soggetto che maggiormente dovrebbe interessarti sei tu. Per questo, eticamente, non si effettuano interventi di chirurgia plastica per accontentare pazienti che a loro volta devono accontentare qualcuno, rispondere a delle pressioni o aderire a dei canoni. Il bello della chirurgia plastica è che dovrebbe portarti a stare bene con te stessa, nel tuo corpo, a sentirti soddisfatta, appagata, sicura di sé, restituendoti l’immagine che da sempre pensi ti rappresenta. Per questo il nostro motto è DIVENTA COME SEI.
Il seno, poi, è l’emblema di questo concetto. Fino a qualche decennio fa un seno perfetto era abbondante e maggiorato e tutte volevano una quarta misura. Poi è arrivato il trend della coppa di champagne che andava in direzioni opposte. Oggi la misura ideale viene considerata una terza neanche troppo abbondante e il seno più apprezzato è piccolo e tonico. Ma ricordate: non stiamo parlando di un taglio di capelli. Medicina e sicurezza sono concetti assai diversi da tendenze e apprezzamenti. Anche se in comune c’è la bellezza.
Non conta solo la grandezza. Non conta solo la forma. Non conta solo la proiezione. Non contano solo le proporzioni. Contano tutte insieme, unite ad altri fattori. Conta principalmente l’armonia, nel senso più lato del termine.