È estate! Tempo di spiaggia, di vacanza, di bikini. Sembra una prospettiva allettante ma sono tantissime le italiane che hanno problemi a rapportarsi col costume a due pezzi.
Andare in spiaggia dovrebbe essere un’esperienza rilassante ma, da questi dati (riportati su Today) emerge una enorme fonte di stress.
Il 45% delle donne soffre di “Bikini Blues” e prova disagio ad indossarlo.
Il 62% dichiara di non voler esporre la propria zona addominale.
Il 39% ammette di portare in spiaggia, sempre, parei o camicioni coprenti.
Il 17% confessa di sforzarsi di tenere posture precise “valorizzanti”
Il 29% fugge dalle foto di gruppo o delle vacanze che prevedono scatti in costume.
Il nostro consiglio è quello di individuare il perché ci si sente inadeguati ma, soprattutto, quello di evitare un dialogo interiore eccessivamente critico e giudicante. Ci sono però situazioni che vanno al di là del semplice “non sentirsi abbastanza”, più che naturale.
Ci sono casi in cui ci si porta dietro un’insofferenza verso una parte del corpo (spesso per anni e anni) che limita i comportamenti e le interazioni. In questi casi, se l’idea della chirurgia plastica è stata più volte presa in questione ma mai approfondita, può essere il caso di parlarne con il chirurgo plastico che, con onestà intellettuale, valuterà insieme alla paziente se è il caso di intervenire e come. Chiarezza, informazione e trasparenza potrebbero essere d’aiuto nel comprendere se questo tipo di approccio può essere ciò che la paziente cerca.
Godetevi l’estate. E buon bikini a chiunque abbia la voglia di indossarlo!
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