Un caffè lungo, caldo ma non bollente, in vetro, macchiato con latte tiepido. Potrebbe essere una “richiesta da bar” piuttosto difficile. Lo sa bene chi ha lavorato, almeno una volta, dietro un bancone. Gli stessi che adesso si preparano a ridimensionare non solo le richieste, ma anche il concetto stesso di bar.
A Los Angeles hanno aperto infatti i primi botox bar: piccoli “locali” in cui effettuare delle terapie “espresse” a base di botulino e filler anti età. I botox bar sono arrivati diversi mesi fa e hanno già ottenuto un’incredibile successo trasversale: tantissimi i clienti giovani e anziani, donne e uomini. Questi posti promettono “microtrattamenti di ringiovanimento”. E il successo è talmente vasto da aver spinto “la catena” ad aprire non solo nella West Coast ma anche a New York.
Appeso c’è un tariffario simile a quello dei comuni bar. Solo che al posto di cappuccino, espresso e mokaccino troviamo botox, acido ialuronico e filler. Al di là dell’aspetto glam della vicenda, tipico delle colline di Hollywood, va chiarito che si tratta di un approccio, tipicamente statunitense, che non è possibile né appoggiare né tanto meno condividere qui in Italia. E per fortuna, verrebbe da aggiungere.
Se è vero che la medicina estetica è sempre meno invasiva e più easy, è altrettanto vero che infiltrazioni di botox e filler restano pratiche mediche da affrontare con serietà, in strutture adeguate e grazie alla competenza e all’esperienza di un professionista certificato. Voi siete i pazienti e assicuratevi di relazionarvi solo con specialisti che mettono al centro la vostra tutela, senza “semplicismi” pubblicitari.
Al bar, poi, potete sempre andare per un caffè.