L’Italia è un paese di santi, navigatori e obesi. Non vi diciamo nulla di nuovo, ma i numeri registrati dall’Istat sono a dir poco agghiaccianti (1 italiano su 3 è in sovrappeso, 1 su 6 è addirittura obeso). Chiaramente non sta a noi entrare nel merito di questo quadro clinico, ci interessa piuttosto puntare il focus sul post dimagrimento.
Vogliamo sottolineare gli strani sentimenti che vengono alla luce in pazienti ex obesi. Questi ultimi, dopo aver perso parecchi chili ed essere rientrati in un peso quanto meno vicino a quello ideale, non ritrovano però l’entusiasmo e la felicità che un traguardo del genere dovrebbe portar con sé. Questo perché, il più delle volte, nonostante i chili in meno, il corpo in cui ci si ritrova non è quello che si desiderava.
Questo avviene specialmente perché la nuova silhouette appare cadente, svuotata, flaccida. Il sentirsi un “sacco vuoto” è un sentimento che accomuna molti ex obesi che, dopo il dimagrimento, si trovano a fare i conti con dei tessuti in eccesso che limitano la vita sociale esattamente come i chili di troppo.
La chirurgia plastica, che ha un ruolo a volte “limitato” nella perdita di parecchi chili, ha invece un compito di primaria importanza nel trattamento di queste condizioni. Grazie alla chirurgia plastica si può infatti ridefinire, eliminare gli accumuli adiposi e modellare. Fondamentali in tal senso sono, ad esempio, la liposuzione e l’addominoplastica.
Parliamone insieme.