Fate parte di quella schiera di donne che farebbe di tutto per ottenere anche mezza misura in più di seno? Sognate la coppa C una notte sì e l’altra no? Beh, sappiate che la vita, a volte, può davvero non avere mezze misure. Per molte, moltissime donne, che si sottopongono a mastoplastica additiva per aumentare il volume del seno ce ne sono tante altre che, invece, provano – anche con un po’ di imbarazzo – a capire come ridurre il proprio decolleté.
Le aspiranti pazienti alla mastoplastica riduttiva (sono circa 5mila ogni anno) costituiscono un sottobosco spesso ignorato nell’ambito della chirurgia plastica. Che un seno si possa ingrandire è noto fin dall’alba dei tempi e – viva il cielo – aumentare di una misura o due non costituisce più un tabù in quanto la mastoplastica additiva è più che sdoganata. Al contrario, invece, ci sono molte donne che “soffrono” in silenzio nell’avere un seno ingombrante pensando che la riduzione chirurgica sia una strada inesistente o non percorribile. Quando il seno è troppo grande si ha la tendenza a “sopportare”, a vivere accettando dei compromessi. Alcune donne fanno fatica anche a parlarne con le amiche o i familiari che spesso rispondono con un sorrisino e un “Ma di che ti lamenti, beata te”. Assurdo, specie se consideriamo che in certi casi si può parlare di patologie (macromastie, ipertrofie mammarie) che possono rendere la vita difficile.
Un seno troppo ingombrante ma, soprattutto, molto pesante può determinare nell’ordine:
- Problemi di postura
- Infiammazioni croniche a schiena, collo e spalle
- Problemi respiratori
- Disturbi del sonno
- Emicranie
- Problemi dermatologici.
E, badate bene, questa è solo una veloce lista di problemi fisici, ma ci sono anche delle implicazioni a livello psicologico (problemi di autostima, ansia, imbarazzo, sensazione di sentirsi sempre osservata o di inappropriata per certi contesti). Non si contano poi le limitazioni nel vestire, nel fare attività fisica, persino nella vita sessuale e relazionale. Ci possono essere dei problemi anche ad effettuare l’autopalpazione o gli esami diagnostici fondamentali per la prevenzione di importanti patologie. Insomma, quel sorrisino dell’amica è proprio risparmiabile perché parliamo di una cosa estremamente seria.
Alcuni “medici” invitano le pazienti a perdere peso (ma il calo ponderale è inefficace e spesso dannoso a livello generale) o prescrivono loro antinfiammatori/antidolorifici di frequente. La risposta, otto volte su dieci, è solo nella chirurgia plastica.
Se soffrite di uno dei disturbi sopra elencati o vi sentite a disagio con il vostro seno, non pensateci due volte e prenotate un consulto prima possibile. La tempestività è importante per prevenire l’insorgenza e l’aggravarsi di problematiche psicofisiche. Alcuni problemi (specie quelli posturali o infiammatori) possono cronicizzarsi e diventare definitivi. In questi casi, prima ci si opera è meglio è.
Ma in cosa consiste l’operazione? Quanto dura? Come viene effettuata? In quanto tempo si recupera totalmente? Tutte le risposte le trovate nella nostra scheda dedicata alla MASTOPLASTICA RIDUTTIVA.