Prima di effettuare una mastoplastica additiva, durante i colloqui, le nostre pazienti ci chiedono frequentemente (ma anche con un po’ di timore) di avere dei chiarimenti riguardo l’eventuale rottura o sostituzione delle protesi al seno. Considerando l’interesse verso quest’argomento (in generale molto diffuso sul web) e in nome di quella trasparenza di cui andiamo sempre molto fieri e che ci vale la fiducia di moltissime pazienti, vogliamo chiarire alcune concetti.
Le protesi al seno, esattamente come si fa per l’inserimento di qualunque altra protesi, vanno periodicamente monitorate. Non perché ci siano chissà quali rischi, ma solo perché è buona norma prendersi cura del proprio corpo. Dopo una mastoplastica additiva si può stare tranquilli per molto, molto tempo. Le protesi mammarie moderne hanno una durata estremamente lunga: dai 12 ai 20 anni (alcuni produttori offrono addirittura delle “garanzie a vita”) ma, durante questo lasso di tempo, vanno periodicamente controllate.
I check che ogni donna deve fare abitualmente dopo una certa età (mammografie o ecografie occasionali) non devono mai saltare (in generale perché la prevenzione paga sempre) e possono dare una panoramica generale. I cosiddetti follow up con il chirurgo servono invece a chiarire se la protesi è ancora perfettamente adatta al proprio corpo che, inevitabilmente, nel corso dei decenni cambia. Ma veniamo alla domanda chiave: una protesi può rompersi?
Chiunque abbia fatto una mastoplastica additiva negli ultimi anni sa che il rischio è davvero minimo (studi americani parlano di un rischio calcolato del 2%). Le protesi moderne sono sicurissime e, anche nel malaugurato caso in cui la protesi debba rompersi (a causa di una forte causa esterna, non di certo da un momento all’altro senza motivo) è da escludere qualunque situazione di “Emergenza” che molte di voi immaginano.
Il gel resterebbe confinato all’interno della capsula periprotesica senza diffondersi nel tessuto mammario e l’intervento correttivo non avrebbe affatto carattere d’urgenza. Fate conto che un’otturazione trasandata o un ponte fatto dal dentista vanno considerati come interventi da controllare molto più frequentemente di una mastoplastica.
Le raccomandazioni del chirurgo fanno la differenza, gli appuntamenti di controllo mai evitati e i consigli vanno sempre seguiti. Quali?
Parliamone insieme.
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