C’è chi va al mare, chi in montagna e chi in est Europa a rifarsi il seno. I viaggi fatti all’estero con l’obiettivo di sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica presumibilmente low cost sono in aumento. Li chiamano bisturi trip: si va in Croazia, Marocco ma anche Brasile o Indonesia e ci si sottopone a lifting, mastoplatiche, liposuzioni a prezzi che dovrebbero essere decisamente competitivi. Ma siamo sicuri che sia così?
Innanzitutto, la prima considerazione da fare, probabilmente anche la più banale è: i soldi del viaggio e del soggiorno non rischiano di far lievitare il budget oltre misura? Il risparmio, in certi casi, può essere del tutto illusorio.
Passiamo però a considerazioni più serie. Che ci siano certi medici, sedicenti o presunti tali, che promettano prezzi “shock”, specie all’estero, non è una novità (vi ricordate il boom dei dentisti a basso costo in Albania?). La prima domanda che bisogna farsi è: si tratta di professionisti certificati? Mi posso fidare?
Affidarsi a un perfetto sconosciuto senza alcuna garanzia di professionalità è una follia. Un buon chirurgo estetico segue il paziente fin dall’inizio. Ci sono dei consulti a cui sottoporsi, delle valutazioni da fare. Non si va in Croazia a prendersi un seno nuovo “one shot” come si farebbe con un souvenir. Il paziente deve poter riflettere con calma, senza la pressione di un volo da prendere. Lo staff medico è bene che parli la stessa lingua del paziente perché la comunicazione è tutto. Assicuratevi inoltre che lo standard sia quello delle cliniche o degli studi italiani (che per fortuna è altissimo). Il prezzo di un dato intervento dipende anche dalla qualità dei materiali utilizzati (che, manco a dirlo, è fondamentale).
La sicurezza è tutto. La professionalità è un diritto da reclamare. Sempre e comunque.